Proiezione del documentario PACHAMAMA – MANIFESTO PER LA MADRE TERRA di T. Torelli, martedì 29/11 ore 20,45, con collegamento con Thomas Torelli via skype

** NEW**  ci sarà un collegamento via skype con Thomas Torrelli dopo la proiezione del documentario!!! **

Martedì 29 novembre ore 20,45 sarà trasmesso alla Rosa dei Venti asd il documentario PACHAMAMA – MANIFESTO PER LA MADRE TERRA , di T. Torelli

Ingresso a offerta libera per i soci – è possibile tesserarsi e partecipare a tutte le attività organizzate da La Rosa dei Venti, al costo di 10 euro

Prenotazione obbligatoria al 3804341372, simona@larosadeiventiasd.it

 

PACHAMAMA – MANIFESTO PER LA MADRE TERRA
Film documentario di Thomas Torelli tratto dal materiale indedito del film “Un altro mondo”.

Questo documentario è stato realizzato con l’intento di supportare la campagna di Alberto Ruz Buenfil, meglio conosciuto come Cojote Alberto, per la creazione di una carta dei diritti di Madre Terra.

Un mondo senza violenza è possibile solo se saremo noi, singoli individui, a fare il primo passo verso quella direzione.

I popoli nativi questa concezione la conoscevano benissimo: Pachamama infatti rappresenta l’antico culto venerato dai popoli andini del Sudamerica dove la Pacha (Terra) Mama (Madre) è al centro di ogni cosa. Secondo questa visione, qualsiasi cosa in natura appare come Sacra e Divina.

Già nel docu-film “Un altro mondo” del regista romano, proiettato anche al Parlamento Europeo, si mette lo spettatore di fronte ad alcune domande importanti: “L’umanità sta attraversando un periodo di “crisi” profonda in cui cresce il desiderio di vedere dei cambiamenti nel mondo. Siamo pronti? Ci piace il mondo in cui viviamo oggi? Quali sono le sue contraddizioni? Come possiamo migliorare? Siamo sicuri che siamo il popolo più evoluto che sia mai vissuto su questa terra?” scrive Torelli. E continua così: “Un altro mondo vuole essere un documentario illuminante e rivelatore, che si occupa di grandi questioni legate al nostro futuro possibile. A partire dal presente, l’analisi va indietro nel tempo alla ricerca di civiltà come i Maya e i nativi americani che si sono sviluppate in modo diverso ma dalle quali abbiamo molto da imparare; società sterminate da noi in nome dello “sviluppo” e della “modernizzazione”, ma che oggi vengono prese da esempio per insegnarci molto su noi stessi, sul nostro presente e sul futuro che ci stiamo costruendo”. Lo scorso anno Alberto Ruz Buenfil (tra i coordinatori del Primo Forum Mondiale per i Diritti della Madre Terra che si è appena tenuto in Messico con interventi di personaggi importanti di tutto il mondo come Vandana Shiva, Leonardo Boff e Paramadvaiti Swami), studioso e pioniere della creazione e della promozione della Cultura della Pace e protagonista del Tour “Un Altro Mondo per i Diritti della Pachamama”,ha scritto un Manifesto su “Il Buon Vivere e i Diritti della Madre Terra” che si fa portatore di una filosofia di cambiamento positivo: “A partire dal XX secolo cominciarono ad apparire qui e là i primi difensori degli animali, dei fiumi, dei mari, dei boschi, delle montagne, delle sementi native, dei territori naturali e i luoghi sacri, della biodiversità, delle energie non inquinanti o pericolose come quelle nucleari, e che parallelamente cominciarono a creare spazi di protezione, di resilienza, di sostenibilità, implementando nuove ecotecniche, imparando e riprendendo le forme di produzione, di presa di decisioni, d’istruzione e sanità così come le pratiche spirituali delle culture originali ed emergenti, cercando di ristabilire un rapporto armonioso con la Madre Terra e i suoi cicli vitali. E oggi, questo processo ci sta portando a capire che senza una legislazione che prenda in considerazione i Diritti della Natura, la nostra stessa sopravvivenza come specie è in pericolo di estinzione, ed è per questo che stiamo seguendo l’esempio dei popoli andini, specialmente in Ecuador e Bolivia, ed ora anche a Città del Messico, che ci stanno tracciando le prime linee per riprendere i principi del Buon Vivere, o il Sumak Kawsay, e aggiornarli al complesso mondo moderno in cui viviamo per modificare il modello di “sviluppo cieco” e di “progresso illimitato” che sta uccidendo tutti gli elementi naturali e la biodiversità culturale, per poter pensare di lasciare una strada possibile alle generazioni future”. A dare il loro contributo agli incontri saranno presenti come esperti anche Alessandra Comneno, ricercatrice e praticante di sciamanesimo, guardiana e pellegrina della coscienza secondo la tradizione Maya-Tolteca, e Antonio Giacchetti, avvocato ed esperto di civiltà Maya e di “cicli del tempo”.

 

Anteprima del documentario

 

 

 

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